Michelle Cuoreribelle – Abuso
Aveva ricevuto carezze e poi schiaffi, poi carezze e poi schiaffi. Adesso le carezze sapevano di schiaffi e non sapeva più assaporarne la dolcezza.
Aveva ricevuto carezze e poi schiaffi, poi carezze e poi schiaffi. Adesso le carezze sapevano di schiaffi e non sapeva più assaporarne la dolcezza.
Lui si avvicina, la rabbia che gli riempie le vene e gli occhi offuscati dalle lacrime, dalla convinzione di essere il centro del mondo, il padrone. Lei si tocca distrattamente i capelli e si tortura le labbra cercando di scacciare via la paura che le soffoca il cuore solo nel sentire quei passi. Le mani dell’uomo che una volta le toccava con tenerezza il viso, erano diventate il suo incubo. Le carezze si erano trasformate in schiaffi. I baci si erano trasformati in grida, in sputi e in insulti. Lei urla ma soltanto nella sua mente, dalle sue labbra non esce nessun suono, né un singhiozzo, né un sospiro, se ne sta in silenzio aspettando la fine mentre lui le priva il corpo e l’anima.
Spesso, un’azione, o un’abitudine perpetuata per acquisire una certa profondità, spesso, ti riduce alla monodimensionalità della stessa.
Non c’è nessun Dio ne alcuna tradizione o altro che possa giustificare la violenza verso chiunque. Mai.
Ho dato al vento le mie lacrime perché potesse portarle via con sé.
Credeva di tornare nella mia vita come nulla fosse, peccato che quando arrivò alla porta…
In Italia c’è così tanta corruzione che di legale non ci sarà nemmeno più l’ora.