Michelle Cuoreribelle – Silenzio
Ti ritrovi a farti raccontare le storie dai silenzi senza interromperli perché non vuoi perderli.
Ti ritrovi a farti raccontare le storie dai silenzi senza interromperli perché non vuoi perderli.
Ci sono cose che sai già come andranno a finire, eppure le inizi lo stesso.
Vorrei tu fossi l’ordine in questo mio caos.
Il mio essere docile non fa di me una debole, non confonderlo mai. Sarò sempre una guerriera.
Sarebbe bello se per alcuni nostri silenzi, ci fosse qualcuno in grado di interpretarli.
Difficile portarmi sulla cattiva strada: sono io che indico la via.
Il silenzio è spesso una condanna: quando tra te e gli altri si frappone un muro di gomma fatto di odi antichi, di invidie tenaci e immotivate. Tu vorresti farti capire, spiegarti, ma per gli altri non hai semplicemente diritto di replica. Neanche i cani si trattano così. O forse giusto i cani, a cui spesso ti paragonano. E quando non c’è comunicazione è facile sbagliare, incancrenirsi negli errori: tanto nessuno ti correggerà, ti dirà la sua. Almeno non apertamente.
Ci sono cose che sai già come andranno a finire, eppure le inizi lo stesso.
Vorrei tu fossi l’ordine in questo mio caos.
Il mio essere docile non fa di me una debole, non confonderlo mai. Sarò sempre una guerriera.
Sarebbe bello se per alcuni nostri silenzi, ci fosse qualcuno in grado di interpretarli.
Difficile portarmi sulla cattiva strada: sono io che indico la via.
Il silenzio è spesso una condanna: quando tra te e gli altri si frappone un muro di gomma fatto di odi antichi, di invidie tenaci e immotivate. Tu vorresti farti capire, spiegarti, ma per gli altri non hai semplicemente diritto di replica. Neanche i cani si trattano così. O forse giusto i cani, a cui spesso ti paragonano. E quando non c’è comunicazione è facile sbagliare, incancrenirsi negli errori: tanto nessuno ti correggerà, ti dirà la sua. Almeno non apertamente.
Ci sono cose che sai già come andranno a finire, eppure le inizi lo stesso.
Vorrei tu fossi l’ordine in questo mio caos.
Il mio essere docile non fa di me una debole, non confonderlo mai. Sarò sempre una guerriera.
Sarebbe bello se per alcuni nostri silenzi, ci fosse qualcuno in grado di interpretarli.
Difficile portarmi sulla cattiva strada: sono io che indico la via.
Il silenzio è spesso una condanna: quando tra te e gli altri si frappone un muro di gomma fatto di odi antichi, di invidie tenaci e immotivate. Tu vorresti farti capire, spiegarti, ma per gli altri non hai semplicemente diritto di replica. Neanche i cani si trattano così. O forse giusto i cani, a cui spesso ti paragonano. E quando non c’è comunicazione è facile sbagliare, incancrenirsi negli errori: tanto nessuno ti correggerà, ti dirà la sua. Almeno non apertamente.