Mihal Eminescu – Desiderio
Se fossi notte, sarei luce mite, lene, t’avvolgerei con un sospiro.
Se fossi notte, sarei luce mite, lene, t’avvolgerei con un sospiro.
Si può sentire la mancanza di qualcosa che non si è mai avuto?
Ardiresti passare dalla dama agli scacchi!?Vorresti passare dal vedere un film al cinema alla prima della Scala!?Agogneresti abrogare il ballo della mattonella a beneficio del rock&roll acrobatico!?Allora molla un paio d’ore quella mummia di tuo marito e citofonami, interno 6, quando vuoi.
Non desidererei altro che poter continuare ad amarla per sempre.
Il desiderio chiede ancora desiderio, solo quello, non importa quello che già hai, perché vorresti sempre di più. Lontano dalla vera felicità, che si distingue dal fatto che non hai più bisogno dell’extra privo di affettività, ogni cosa che ti incita a buttare benzina sul fuoco della tua insicurezza, accrescendo l’idea del Dio denaro come valore supremo e unico. Vero distruttore della consapevolezza che nella vita le situazioni di maggiore pregio sono le relazioni sane, come è sempre accaduto nella storia del genere umano, fino ad alcune generazioni prima della nostra.
La mia mente va laddove incontra il pensiero della tua immagine… così bella, gentile, soffice! È il desiderio che irrompe dentro.
Tutto quello che non è, non è vero, che non è, è un atto di fede. È la fantasia, che inventa la favola dentro una favola, è la creatività, che abbatte la banalità, è l’abbraccio, di un affetto, è un’idea, che cambia il Mondo. La verità di ciò che non è, è un ideale, di ciò che è.