Milly Galati – Paura & Coraggio
Lo so, ci vuole coraggio a lasciare il certo per l’incerto, ma a volte ne vale davvero la pena.
Lo so, ci vuole coraggio a lasciare il certo per l’incerto, ma a volte ne vale davvero la pena.
Nonostante le onde impetuose, i monti invalicabili, gli uragani e i cieli tempestosi che si frapponevano tra noi, la vita fece di tutto per farci incontrare; e fu cosi che tra tutte quelle giornate trascorse in maniera uguale, sei arrivato tu a darmi quell’emozione inaspettata, capace di trafiggermi il cuore.
Preferisco contraddirmi spesso e dubitare piuttosto che essere superficiale come le pecore.
Non fare della vita un’abitudine, ma abituati a viverla sempre in maniera diversa.
Se vieni criticata significa che sei notata, e che sei viva.
Combatti le preoccupazioni che attanagliano la vita con l’ottimismo, permette di trovare la serenità e la positività da trasmettere a te e agli altri.
La volgarità è il pretesto principe con cui i tromboni, di tutte le epoche, hanno cercato di tappar bocca alla satira. Si parva licet, anche del Boccaccio dicevano che era volgare e anche lui difendeva la sua arte, come me in questo momento. La verità è che la satira non è volgare, è esplicita. La satira usa come tecnica la riduzione al corporeo, alle esigenze fisiologiche primarie: mangiare, bere, urinare, defecare, scopare. Lo fa per sovvertire le gerarchie costituite. È il potere liberatorio della satira, secondo la tradizione millenaria che dalle sette dionisiache arriva fino al nostro Carnevale. Non esiste sacro senza profano. Il sacro senza profano diventa integralismo.