Mirco Stefanon – Religione
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico!
Errare è umano, pentirsi è divino, perseverare nel pentirsi è cattolico!
Se davvero esistesse l’inferno sarebbe vuoto.
Credo che uno degli errori madornali di Gesù Cristo, sia quello di credere che le parole, le opere, modifichino la realtà (si avvera quello che è scritto). I falò dei libri, bruciati anche per questa convinzione considerandoli vanità, non cambiano le idee. O scriverne di altri secondo i propri desideri e non secondo la verità (che comunque hanno diritto di esprimersi) non cambia quello che è e non lo modificano. Vedere cause ed effetti è una qualità che non si acquisisce divorando lo spirito, l’energia di chi si uccide, anzi si nega in questo modo, crollando sotto il peso insostenibile dell’ingordigia. È qualcosa di innato e onesto che vive da se stesso, non secondo le qualità altrui messe come maschere. Desiderare che sia il contrario, nemmeno la parola creatrice lo potrebbe mai rendere reale, senza estinguere persino se stessa.
C’e chi pensa che Dio debba essere quello che è al servizio dei propri desideri, delle proprie idee e richieste… che deve essere quello che risolve guerre, che toglie malattie, che guarisce tumori, che toglie la povertà, che dà giustizia… ma Dio non è un mago, ne uno che legge le carte del destino, ne uno che racconta belle storielle. Dio è colui che viene con due mani, in una ha la spada nell’altra la verità, con la spada porterà croci, ma sarà tramite la croce che si conoscerà la verità, quindi non abbiate paura, nessun essere umano, nemmeno il più santo può dettare regole alla vita e alla natura stessa di Dio, siamo solo membra fragili, è più importante la vivificazione dello spirito, se abbiamo quello tutto regge, se abbiamo il nostro modo di pensare, basterà una piccola croce che metterà fuori uso il nostro carattere di perfetti.
Se fosse per me, invece di sprecare decine di euro per regali inutili, ne spenderei meno utilizzandoli meglio. Se fosse per me, invece di partecipare alle scorpacciate tra parenti, preferirei sedermi affianco d una sola persona affamata e invitarla a mangiare. Se fosse per me, invece di dare gli auguri finti a tutti quanti, ne vorrei dare uno solo, ma vero, a chi dico io. Se fosse per me, invece di andare in chiesa perché è “tradizione”, inviterei tutti a stare coi sofferenti e scoprire il vero volto di Gesù. Se fosse per me, ma capisco bene, non dipende solo da me.
Con ragioni convincenti mi hanno provato che Dio non esisteva,ed io ho creduto loro.Più tardi ho visto Dio, poiché è venuto e mi ha abbracciato.Ed ora a che cosa devo credere:ai ragionamenti altrui o alla mia propria esperienza?
Conoscenza Divina è aver l’intuizione che la Scintilla alberga in noi.