Com’era facile da piccola far sparire i dolori. Mi sedevo in un angolo per terra e abbracciavo le mie ginocchia, poi piangevo. Un pianto disperato e liberatorio. Alla fine si tirava su il naso e si pensava: beh, non sarà la fine del mondo. Adesso è tutto maledettamente complicato, così complicato che preferisci pensare che sei troppo grande per abbracciare le tue ginocchia, invece di ammettere che adesso, non sei più in grado di tirare su col naso e andare avanti.
In certi momenti non si può non piangere ma per quanto tu pianga il mondo non sarà mai lavato dalle tue lacrime.
Non sono brava nel gioco, nemmeno in amore, tutto quello che mi resta è vivere nel dolore.
Il buio non ha fondo, è come l’anima quando annega nel dolore.
La malinconia non è una malattia, può essere una tristezza che abbraccia la nostalgia, di un amore che se ne andato via.
Nei momenti più bui della vita, la gente vorrebbe vedermi cadere in basso, precipitare sempre più giù, ma più lo desiderano e più volo in alto!
Il tempo non cancella, il tempo allevia solo il dolore, ma non cancella mai il ricordo!