Monica Cannatella – Tristezza
Era tutto lì, scritto a chiare lettere nei suoi occhi. Solo che finora aveva incontrato solo persone che quegli occhi non li avevano mai saputi leggere.
Era tutto lì, scritto a chiare lettere nei suoi occhi. Solo che finora aveva incontrato solo persone che quegli occhi non li avevano mai saputi leggere.
Seduto dentro la malinconica assenza… nel dolce tormento, il mio cuore piange… attraversando quei ricordi di Te.
La verità è che: si preoccupano tutti di come ti vesti, di come ti comporti, di come parli. Ma nessuno si preoccupa mai di come realmente ti senti.
A volte è molto complicato voltare pagina, soprattuto se quella cosa ci ha fatto soffrire ma qualche anche sorridere. Io ho alle spalle un infanzia tristissima ho saputo voltare pagina ma non subito, prima di voltarla tornavo a sfogliare le pagine perché mi mancavano moltissime le cose che avevo vissuto, vivevo solo di ricordi.Ma poi piano piano quella pagina è riuscita a voltarsi una volta per tutte, e poi si aprì un un nuovo capitolo stupendo da cui non avrei mai voluto uscire. Principalmente è molto dura voltare pagina, ma piano piano e con tanta forza di determinazione ci si può fare, la vita è un continuo voltare di pagina, basta solo trovare la forza di andare avanti nonostante tutto. Voltare pagina vuol dire sempre lasciarsi alle spalle un gran dolore, e un gran dolore è difficile da mandare giù, quindi ogni pagina ha impiegato il suo bel tempo per poi essere girata!
Non sono i segni del viso che ti parlano di me, ma le ferite che mi porto nel cuore.
Quando le giornate sono bruttissime, aleggia un’aurea di morte: piove, è tutto grigio… e quel senso di tristezza mi pervade.
È tristezza ogni tempo che mi tiene lontano dal suo cuore, quando è il silenzio quell’unico suono a riempire i vuoti della sua assenza.