Monique Noir – Ricordi
Siamo prigionieri di ricordi che non ci lasciano andare.
Siamo prigionieri di ricordi che non ci lasciano andare.
Un fazzoletto e il tuo odore e mille ricordi, un fazzoletto quante lacrime e mille ricordi. Aprii quel cassetto e quante emozioni, quanto passato era rinchiuso lì, un passato mai dimenticato e sempre vivo. Chiusi quel cassetto quasi accarezzandolo sapendo che una parte di me era e rimarrà lì, ma che ora ho un altro cassetto da riempire con nuove emozioni e nuovi ricordi.
Vile, veramente vile, è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
Anche senza te io so vivere perché il tuo amore mi da vita.
È chiusa in fondo al tuo cuore l’ultima riga di quella canzone, quella foto strappata a metà, quel biglietto tanto aspettato… è chiuso, lì tace tra battiti forti e sospiri bagnati e ti senti morire al pensiero che solo un abbraccio potrebbe farti sentire di nuovo vivo.
È una ben piccola consolazione sapersi indimenticabili per coloro per i quali non ci basta essere un ricordo.
Ci sono vecchie foto che riguardiamo con gioia, ci sembra di rivivere ogni cosa, osserviamo i nostri volti così “diversi”, a volte non esteticamente, ma nella sostanza che solo noi percepiamo, e ci riconosciamo con altre sensazioni, altri gusti. Di alcuni vissuti avvertiamo nuovamente stati d’animo e profumi, ricordiamo ogni particolare, di come stavamo in quel preciso momento, prima dello scatto. Ci sentiamo sia vicini che lontani, in uno strano effetto spazio-tempo. Poi ci sono altre foto, quelle che scorriamo veloci, che vorremmo avere già buttato, che quasi ci infastidiscono, che ci imbarazzano per come eravamo, con le nostre sofferenze e le nostre ingenuità, di cui sentiamo ancora un disagio misto a vergogna, immagini rovinate da quegli attimi che vorremmo dimenticare, da storie che non ci appartengono più, come vecchie fotografie di cui ci è rimasto soltanto il negativo.