Nadia Consani – Stati d’Animo
Ogni tanto il cuore, che è il nostro burattinaio, va in letargo così che sembriamo figure prive di vita, ma non siamo marionette di pezza inceppate, siamo soltanto anime in attesa che il cuore si svegli.
Ogni tanto il cuore, che è il nostro burattinaio, va in letargo così che sembriamo figure prive di vita, ma non siamo marionette di pezza inceppate, siamo soltanto anime in attesa che il cuore si svegli.
Non è l’attesa che sfinisce, ma è la delusione dopo l’attesa che uccide.
Sono stati troppi i “qui ci sono io” detti guardandosi negli occhi per poi cadere nelle sue braccia, i “ti amo” sussurrati all’orecchio, i “tu no passerai mai” spudorati.
No non posso solo immaginarti mio, io voglio viverti.
Voglio lasciarmi andare, voglio di più per me, voglio buttarmi per cadere verso l’alto.
Sono una persona così, che quando si innamora mette tutto se stesso nella persona che ama, poi chiude la porta è butta via la chiave.
Mi dicevano che eri troppo grande per una provinciale come me, invece non sei mai stata così intima. Ogni metro che percorro è il ricordo di sei anni fatti di posti, di esperienze, di sogni, di amori, di amicizie, di persone, soprattutto queste, che non le posso portare via con me. È vero che non mi basti più, evidentemente perché mi hai dato tutto. Per questo, ovunque andrò ti porterò dentro perché, come io conosco ogni tuo angolo, tu mi sai a memoria: hai ascoltato lacrime e condiviso gioie con lo stesso supporto di una vera amica; e come tutte le vere amicizie, prima o dopo, arriva il momento di lasciarsi.