Francesco Iannì – Nemico
Contare fino a dieci per temporeggiare, spesso serve soltanto a perfezionare l’insulto che si ha già in mente.
Contare fino a dieci per temporeggiare, spesso serve soltanto a perfezionare l’insulto che si ha già in mente.
Non mi è mai piaciuto dare soddisfazione al nemico vedendomi accusare la sua stupidità, preferisco indossare il mio sorriso e farlo rodere per non essere riuscito nel suo subdolo intento.
Quando ti senti troppo in alto e guardi gli altri come fossero niente pensa che, se cadi, quelli ti vedranno allo stesso modo, sarebbe meglio che tu scendessi dal piedistallo che tanto prima o poi cede sotto il troppo peso che dai alla tua intelligenza.
Dire che le parole di certe persone mi scivolano addosso come l’olio è ben poca cosa rispetto alla considerazione inesistente che ho per loro.
Ricorda che gli infami esisteranno sempre a questo mondo e che incazzarsi non serve ad altro che a farli godere, hai la coscienza pulita? Fottiti di sparla, ignora queste persone povere d’animo, vedrai che vivrai molto, ma molto meglio.
Sono capace di aspettare in eterno pur di togliermi la soddisfazione di vedere il mio nemico strisciare, sono capace di trasformarmi in quella che non sono pur di farla pagare a chi mi ha fatto del male, sono capace di godere della sofferenza di queste persone, e questo perché la perfidia di certa gente mi ha portata ad essere così.
Mi chiedo spesso se certa gente ci è o ci fa, vedo e sento cose che solo una persona priva di materia grigia potrebbe fare e dire, boh, il mondo è bello perché è vario ma i pagliacci stanno ovunque.
In un giorno normale ti ignorerei, in un giorno felice riderei per ciò che fai, in un giorno come oggi con la luna storta, posso solo mandarti a quel paese.
Nessuno riuscirà a togliermi la dignità, nessuno riuscirà a scalfire il mio orgoglio, neanche chi tenta di farmi passare per quella che non sono, perché di ciò che dice la gente me ne fotto altamente, quello che per me conta è il risultato, e ciò che pensano le persone che amo, il resto è solo un contorno da scartare.
A volte la soluzione ad un problema, sta semplicemente nel familiarizzare con il problema.
I nemici più difficili da convertire sono quelli che hanno deciso di rinchiuderti in uno stereotipo e qualsiasi cosa tu faccia troveranno qualsiasi mezzo per poter continuare a rafforzare il loro punto di vista. Continuando così a rinnegare insieme alla tua, anche la loro vera essenza.
Se un amico ti ferisce e non è sincero, ricordalo per sempre ” non è un amico vero. Meglio ricevere una cattiva verità, che una bella bugia.
Morirai sotto il pesante muro della mia indifferenza. Schiacciata dalle tue stesse convinzioni.
Tempo al tempo, così come i nodi che vengono al pettine anche tutte le mele marce cadranno giù dal ramo.
Esistono persone totalmente inutili all’umanità, esistono persone che vivono per far del male agli altri, esistono persone per cui le uniche parole che mi escono sono andate a farvi fottere.
Quando il limite della sopportazione viene superato è il momento di chiudere la porta della bontà per aprire quella dell’indifferenza o quella della cattiveria, dipende chi ha riempito il vaso e messo l’ultima goccia.
A volte capita di essere invidiosi. Di qualcuno, di qualcuno che ha qualcosa che te non hai, di qualcuno che ha fatto qualcosa che tu ancora non sei riuscito a fare. Succede, siamo terribilmente umani. Con quell’invidia puoi fare due cose: lasciare che ti mangi dentro, che porti a gioire in modo malsano quando l’altro fallisce e che contagi il tuo modo di essere, facendoti vivere come quelle tante persone ridicole e frustrate che passano il loro tempo a parlare male del prossimo e a cercare modi creativi per far parlare male del prossimo. Oppure puoi capire di cosa sei invidioso, imparare dalle persone di cui sei invidioso e arrivare più in alto di dove sono arrivate loro, perché hai deciso di essere migliore. Invece di aspettare che gli altri falliscano per scendere dove sei tu.