Neri Marcorè – Televisione
Per sopravvivere in televisione senza diventare l’imitazione di sé stessi occorre un solido senso della misura, il coraggio di sparire ogni tanto.
Per sopravvivere in televisione senza diventare l’imitazione di sé stessi occorre un solido senso della misura, il coraggio di sparire ogni tanto.
Spegni il televisore, apri un libro e si accende il cervello.
La televisione: questo strumento diventato (vangelo) tutto quello che dice, tutto quello che si fà, tutto quello che si vede, vogliamo farlo anche noi, vogliamo esserlo anche noi, non abbiamo più un briciolo di sicurezza di amor proprio, dobbiamo tutti essere firmati dalla testa ai piedi, tutti magri scheletrici, tutti uguali ai nostri idoli. Purtroppo in questa società di parvenza, è difficile distinguere il giusto, il corretto ed i nostri figli si perderanno rincorrendo sogni impossibili.
Dopo anni di televisione passiva, si sta assistendo all’esplosione dell’individualità attraverso i social network.
Puoi dire la più insignifacante minchiata, ma se la dici in televisione sei un figo.
Ormai c’è più film nelle pubblicità che pubblicità nei film.
La televisione è puro terrorismo. La parola scompare, e con la parola ogni possibilità di riflessione.