Niccolò Ammaniti – Libri
Cristiano Zena aprì la bocca e si aggrappò al materasso come se sotto ai piedi gli si fosse spalancata una voragine.
Cristiano Zena aprì la bocca e si aggrappò al materasso come se sotto ai piedi gli si fosse spalancata una voragine.
Magari potessi saltare la fase delle spiegazioni e della logica, come se tu sapessi già tutto, subito, e mi accettassi nella mia totalità. Come se fossi già racchiuso in te, al punto che, quando aprirò gli occhi, ti vedrò sorridere e dire: “Va bene, possiamo cominciare”.
La stampa ha messo le gambe alle parole: da allora esse, hanno fatto percorsi per mari e per terre fino ad arrivare negli angoli più sperduti del mondo per portare la luce del Sapere.
E si mise a guardare i tetti che scintillavano come argento per la poggia. Più alte dei tetti, le due querce che fiancheggiavano south drive ondeggiavano irrequiete sotto le raffiche di vento. Fissò gli alberi per qualche istante, poi lasciò che lo sguardo gli si appannasse, finché gli oggetti che aveva davanti non si sfocarono…
Se non scrivo, soffro. Se scrivo, soffro ciò che scrivo. Se non sono inspirato soffro il non poter scrivere. Se lo sono soffro per sillogismo.
L’ossigeno che tiene in vita la tua anima è la volontà di realizzare i suoi sogni.
Ogni tanto sogna un uomo al quale chiedere Puoi amarmi? Con tutta la fatica di vivere che si porta dietro, la forza e la fragilità. Un uomo che conosca la vertigine, la paura, la gioia. Che non abbia paura delle lacrime dietro il suo sorriso né del suo sorriso fra le lacrime.