Nicolò Mino – Stati d’Animo
Dopo aver sentito parecchie verità che non pensavi mai di sentire, ho una fortissima nausea e penso che mi durerà per un po’.
Dopo aver sentito parecchie verità che non pensavi mai di sentire, ho una fortissima nausea e penso che mi durerà per un po’.
Erano sottili e ben strani, pensava, i collegamenti che si potevano stabilire tra cose in apparenza non connesse: dipinti, parole, ricordi, orrore. Sembrava che tutto il caos del mondo, disseminato in qualche modo sulla Terra dal capriccio di dèi ubriachi o imbecilli – una spiegazione valeva l’altra – o di spietate fatalità, potesse vedersi di colpo ordinato, trasformato in un insieme dalle proporzioni precise, sotto la chiave di un’immagine inaspettata, una parola detta per caso, un sentimento, un quadro contemplato insieme ad una donna morta dieci anni prima, ricordato adesso e ridipinto alla luce di una biografia diversa da quella di chi l’aveva concepito. Di uno sguardo che forse lo arricchiva e lo spiegava.
Di mattina, quando mi sveglio, ho l’impressione di essere nuovo. Ho solo il passato in comune con la persona che ero ieri.
Tu mi hai visto crescere, e giocare con il tuo respiro, tu mi hai visto raccogliere i tuoi frutti, che vivono del tuo respiro tu sei li ad agitarti per il freddo e il vento che ti spinge ad alzarti in volo, creando colline accarezzate di schiuma frizzante, tu che sei caldo d’estate ma freddo nel cuore, salato nell’anima. Ma vita e anche passione, sei grande e maestoso, ma anche dolce e accogliente, sei tutta la mia vita. Mare.
Che gioia, figlio mio. Ho sessantasei anni e questo grande viaggio della mia vita è arrivato alla fine. Sono al capolinea. Ma ci sono senza alcuna tristezza, anzi, quasi con un po’ di divertimento.
Dio come mi piace la notte. Quando nel suo silenzio riesce a farti sentire tutto. La più piccolissima emozione, la più impercettibile sensazione. Lei che con enorme dignità sa raccogliere le lacrime di milioni di persone, la passione di chi si ama, i pensieri di chi soffre. Io ho sempre amato la notte in modo pazzesco. Ed è di notte che spesso scrivo. Il suo silenzio mi aiuta, la sua calma mi rasserena, il buio mi fa vedere meglio dentro me. Bellissima. La notte è bellissima.
Tracannai mille liquidi colori, per obliare il nero. Ho un arcobaleno ubriaco che con passo malfermo si muove dentro di me.