Oriana Fallaci – Libri
Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela. Quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza.
Il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse una mela. Quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza.
I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.
Tu sei più importante di chiunque altro. E mi hai regalato te stesso. Questo è più di quanto io meriti, e ogni altra aggiunta da parte tua mi scombussola ancora di più.
Mentre osservavo le onde che andavano e venivano, vedevo anche tutti i miei difetti, uno dopo l’altro, come tante spine che facevano a gara nel ferirmi il cuore.Tutta la mia presunzione, l’arroganza, ma anche quella parte di umanità e poesia che mi hanno spesso salvato, sarebbero state cancellate per sempre dall’alta marea.Camminavo pensando a tutte queste cose e mi sembrava che il mare continuasse a chiamarmi a gran voce. Pareva dirmi: “Vieni, che aspetti, hai paura, non hai coraggio di gettarti fra le mie onde?”.Avevo nel cuore un gran pianto e una pena infinita per tutto quello che avrei lasciato, per le persone care, per mio padre e mia madre, per la compagna della mia vita, per mia sorella, per tutti coloro che mi volevano bene.(Da “Alle porte della vita”)
Ero convinta che notasse gli alberi, il fango, i bambini per strada, ma non avevo motivo per credere che si fosse mai accorto di me.
Il mio cuore, ogni tanto, si ammala: è la malattia dei ricordi. È una terapia lunga e difficile… si cura vivendo!
Forse ero semplicemente depresso. Sicuramente quella che provavo non era felicità, anche se mi aveva sfiorato qualche volta. La felicità se la tira davvero troppo, dovrebbe piantarla di menarsela tanto e abbassarsi un po’ anche al livello di noi mortali. Perché non riusciamo mai a comunicare con lei? O forse lo facciamo e non ce ne rendiamo conto.