Ornela Radovicka – Società
Il razzismo più pericoloso è quello che trasforma la paura in business.
Il razzismo più pericoloso è quello che trasforma la paura in business.
Quando Clinton chiese a Berlusconi cosa ne pensasse di Mussolini, lui rispose: “Ha fatto delle cose buone”! Ma dico, se neanche di Mussolini si può parlar male, ma che deve fare uno perché si possa parlarne male? Deve stuprare le capre in via Frattina? Che deve fare? Dice “Ha fatto delle cose buone”, certamente: anche Adolf Hitler o Stalin, un ponte, una strada l’avranno fatta! Anche il Mostro di Firenze l’avrà detto “Buongiorno” a qualcuno qualche volta.
Cosa si può fare quando il mondo decade molto più in basso di ogni più tetro incubo, quando la realtà supera ogni più terribile teatro dell’orrore, e quando ogni più profonda sensazione di sbigottimento e di smarrimento viene superata dalla quotidianità dei fatti?
Sono tanti gli individui che prendono sul serio i buffoni, alcuni fino alla vera e propria idolatria.
Le regole, i dogmi la burocrazia il controllo, tutti oggetti che inquinano i miei pensieri.
L’omertà appartiene a chiunque abbia troppo da perdere.
Nella politica come nella menzogna, la convinzione fatta con i paraocchi non mi riesce ad emozionare neppure come quando guardo un quadro ad occhi chiusi.