Ornella Angeloni – Cielo
Io quando guardo il cielo vedo quello che vorrei essere.
Io quando guardo il cielo vedo quello che vorrei essere.
Non abbassare mai lo sguardo, e se a volte dovesse succedere, rivolgi lo sguardo al cielo e confrontati con le stelle, potrebbero meravigliarsi della bellezza dei tuoi occhi.
Se mi levate il tramonto perdo come minimo cinque chili di malinconia.
Il letto è il campo dello spirito liberato dal peso. Bisogna essere distesi per vedere…
Condividiamo, tutta l’umanità condivide, la luce del sole.La luce del sole non è né tua né mia.È l’energia dispensatrice di vita che tutti condividiamo.La bellezza di un tramonto, se lo osservi con sensibilità, è condivisa da tutti gli esseri umani.
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.
Il tramonto ammazza il sole, lasciandolo morire in una pozza di sangue, ma la notte cura la sua ferita, facendolo rinascere in una nuova e meravigliosa alba.