Oscar Wilde – Libri
È veramente straordinario come la gente oggiogiorno vada in giro dicendo cose che sono assolutamente vere e attendibili.
È veramente straordinario come la gente oggiogiorno vada in giro dicendo cose che sono assolutamente vere e attendibili.
Chiudo gli occhi e penso all’angolo del cuore dove sta racchiuso tutto questo stupido dolore. Dove gli altri sono felici senza di me, dove nessuno sa che esisto, che sto qui con i capelli che sanno di pino e con in testa una canzone […] Gli occhi chiusi mi mandano immagini che fanno ancora più male. E allora cavolo li riapro e tutto è finalmente sfocato. C’è un suono lontano. Dentro ci sono le sue risate e la voce di pistacchio. Poi il suono insiste e diventa un trillo. Il cellulare. Mi tremano le mani mentre apro la tasca esterna dello zaino e lo prendo, concentrata sul numero che appare. Non rispondo. Non rispondo. È lui. È lui. Non è possibile. […] Non rispondo. Tu sei felice anche senza di me. Io no. Però. Smette di squillare nell’attimo che premo il pulsante di risposta. Il silenzio mi fa venire il singhiozzo.
Come ho già avuto occasione di farle notare, tra il grottesco e l’orribile non vi è che un passo.
Questa pugnalata fu diversa, lo colpì da qualche parte vicino al cuore, trafiggendolo.
La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida.
Così il suo essere divenne profumo, e con il passare del tempo quel profumo divenne anche calore e le due cose insieme.
L’uomo padrone di sé pone fine a un dolore con la stessa facilità con la quale improvvisa una gioia.