Osvaldo Leone – Morte
Vorrei tanto che venissi silenziosa, indolore, veloce.
Vorrei tanto che venissi silenziosa, indolore, veloce.
Ho scoperto che le persone non hanno veramente paura di morire; hanno paura di non avere mai vissuto, di non aver mai considerato a fondo lo scopo più elevato della loro vita, di non essere mai entrati in contatto con quello scopo e avere almeno tentato di fare la differenza in questo mondo.
La morte? Non è un problema per chi non ha mai vissuto, e sono in tanti.
Chi ruba ai morti è un ladro malvagio, oppure un autore di successo.
Si muore nello stesso modo in cui si è vissuti: soli!
Il tuo ricordo batte incessantemente nella mia anima.La tua mancanza mi fa oscillare sullo striminzito limite che c’è tra realtà e ricordo. Piango lacrime piene di speranza vana, il non vedere il tuo volto mi fa vagare senza meta in un mondo buio. Non riesco a credere di piangere per te, ridurre la tua vita ad un attimo, la morte, è approssimativo: ricordarti con angoscia per la sola emozione che si prova a ritrovarsi senza speranze in un attimo è vana cosa. Voglio ricordarti per quel tanto bene che mi hai dato, voglio cancellare la tristezza con un colpo d’anima, il tuo volto deve darmi ancora una volta il sorriso, una gioia che mi rimembra come tu continui anche nella tua assenza a portare luce ai miei giorni. Grazie di tutto nonno!
Lotti una vita intera per morire.