Paola Abballe – Tristezza
Ricucire le cicatrici dell’anima con il filo della speranza, sta diventando sempre più difficile…
Ricucire le cicatrici dell’anima con il filo della speranza, sta diventando sempre più difficile…
è la solita malinconia che attanaglia e ti porta via.
Quando ci provi al meglio che puoi, ma non riesci ad ottenere quel che vuoi. Quando ottieni quel che vuoi ma non è quello di cui hai bisogno. Quando ti senti così stanca ma non riesci a dormire. Quando le lacrime si versano sul tuo viso. Quando perdi qualcosa che non puoi rimpiazzare. Quando ami qualcuno, ma tutto va perduto. Potrebbe andare peggio?
Non è mio diritto chiedere cosa ti abbia fatto piangere il cuore. A me spetta il compito di farlo tornare a sorridere.
Certe lacrime hanno radici più profonde di quelle del mare.
È difficile dire addio alle persone che hai amato. Il cuore si spezza pensando a loro che fanno parte di un tempo ormai passato.
Il dolore non percorre le rughe ma le accentua. Il dolore spegne il sorriso, trascinando inesorabilmente gli angoli della bocca verso il basso, incurva le spalle, contrae lo stomaco, irrigidisce gli arti. Ti sembra di morire, insomma. Il punto è che non muori. Continui ad andare avanti, abituandoti perfino a questa condizione. Ci si abitua talmente tanto da correre il rischio di non saper riconoscere poi i pochi momenti di felicità che ci capiterà di sicuro di vivere nuovamente. Non vivi, sopravvivi. E la cosa buffa, se così vogliamo definirla, è che molto spesso l’artefice del nostro dolore è paradossalmente lo stesso che potrebbe guarirlo. Ma quasi mai lo fa.