Paola Marcato – Stati d’Animo
Il non vedere le cose è un fatto grave. Il non sentirle dentro è ancora peggio.
Il non vedere le cose è un fatto grave. Il non sentirle dentro è ancora peggio.
Spero che la macchina parta. Spero che il lavandino non sia ingorgato. Sono contento di non essermi scopato una studentessa. Sono contento di avere problemi ad andare a letto con le donne che non conosco. Sono contento di essere un idiota. Sono contento di non sapere niente. Sono contento di non essere ancora morto. Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi, mi dico che sono fortunato.
L’amore? Un gioco perso ancor prima di iniziare.
Vorrei trovare un altro ragazzo che abbia la tua simpatia, la tua allegria, la tua spontaneità, il tuo modo di fare… ma trovare un altro significa che tu non ci sei e questo mi spezza il cuore.
Fra tanti che ammiravano le luci artificiali, io ero quella in disparte, a guardare la luce delle stelle. Ma tu non mi vedesti.
E poi ti trovi a camminare alle due di notte immerso nei tuoi pensieri, sotto una pioggerellina costante, che bagnandoti teneramente il viso ti fa assaporare l’abbraccio dolce del cielo, sprigionando un lieve sorriso in questo mio cuore martoriato dai troppi se, dai troppi ma.
Non ho mai smesso di piangere, le lacrime mi hanno fatto crescere, ma sicuramente quello che mi manca è poterlo fare sciolta in un abbraccio. Non ho paura del dolore, dell’amore non corrisposto, no. Mi metterò sempre in gioco al 100%, ma ho imparato a farlo solo per chi è pronto a farlo per me. Non ho paura di restare sola, meglio sola che con qualcuno che a malapena si ricorda che esisto.