Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
Un pensiero che non sia segretamente marchiato dalla fatalità è intercambiabile, non vale niente, è solo pensiero.
Un pensiero che non sia segretamente marchiato dalla fatalità è intercambiabile, non vale niente, è solo pensiero.
Se si soffre il dolore si è propensi al perdono.
Il caldo torrido imperversa senza pietà. L’estate è nel pieno del suo vigore, e per chi non è al mare ad ascoltare lo sciabordio delle onde, c’è un canto che accompagna le calde e afose giornate estive: è il canto delle cicale, una precisa colonna sonora, il tormentone della hit parade della natura che accompagna i mesi estivi. Anche ascoltare il loro canto è Estate.
Non mi vergogno di quello che sono, ma di quello che non sono, di quello che “avrei”, “sarei” e delle ipotesi condizionali e condizionate, indicativo presente di un passato remoto imperfetto. Analisi di un periodo in cui protasi ed apodosi difficilmente sono consequenziali, un ablativo assoluto che mi strangola gli slanci verso il futuro.
E poi? Poi vedi, senti, scopri ed è allora che comprendi. Sei stata una pedina su di una scacchiera, ha fatto scacco matto al tuo cuore ed ucciso l’anima. Ora sai più di ieri, ora sai.
Vorrei trovare una persona che sa guardarmi per quello che sono. Una di quelle persone che sorride di fronte ai miei difetti, che ci scherza sopra e ironizzando li fa apparire meno “difetti”. Una di quelle persone che prende i miei lati migliori e li usa per migliorarsi e trarre da essi buon insegnamento. Perché stare insieme, trovarsi e amarsi è accettarsi così come siamo.
Dormono i fili d’erba schiacciati dall’umido e dal corpo, dormono i granelli di sabbia fattisi orme sotto i miei passi, dormono le cortecce di salici che hanno sostenuto pensieri e stanchezza. Dormono tutti… e sussurrano: “Dove sei stato in questo tempo?”, e il mio risveglio: “A parlar di voi”.