Paolo Abi – Vita
Ho cercato di capire la vita: mi sono ritrovato a camminare da solo verso un’alba di angoscia, con alle spalle un tramonto di speranza.
Ho cercato di capire la vita: mi sono ritrovato a camminare da solo verso un’alba di angoscia, con alle spalle un tramonto di speranza.
La malattia è un’esperienza della cosiddetta mente mortale. È paura che si manifesta sul corpo.
Se non sei in grado di goderti il tempo, allora non sei in grado di goderti la vita.
Ci sono quelli che usano sempre gli stessi vestiti, ci sono quelli che portano gli amuleti, quelli che implorano guardando il cielo, quelli che credono nelle superstizioni, quelli che continuano a giocare quando finisce il gioco e ci sono quelli che continuano a correre quando tremano le gambe, quelli che continuano a lottare quando tutto sembra perduto come se ogni volta fosse l’ultima, convinti che la vita sia una sfida, soffrono ma non si lamentano perché sanno che il dolore passa, il sudore si asciuga, la stanchezza finisce, ma c’è una cosa che non finirà mai… la soddisfazione di esserci riusciti… nei loro corpi c’è la stessa quantità di muscoli, nelle loro vene scorre lo stesso sangue, ciò che li rende diversi è il loro spirito, la determinazione di raggiungere la cima, una cima alla quale non ci si arriva superando gli altri, ma superando se stessi.
Sono quei piccoli ed improbabili gesti che rendono la vita, un po’ meno amara!
Di fronte alla confusione, il cervello tende a semplificare, eliminando le ridondanze e concentrandosi soltanto su ciò che conta.
Se non vivi non hai nulla neanche le ferite.