Giovanni Montagner – Paradiso & Inferno
La base della Follia èl’assenza di conoscenza,il suo limite èla coscienza.
La base della Follia èl’assenza di conoscenza,il suo limite èla coscienza.
Resterò quello che sono, anche se mi costerà un biglietto eterno per un luogo molto più a sud del paradiso…
Ri-cor-dare, ovvero riportare al cuore…Ci sono alcuni ricordi che saranno per sempre associati alla sofferenza. Magari smorzata dal tempo, Oppure appena velata di malinconia. Ma sempre lì, dolorosamente presente, reale.
Nel caso che qualcuno degli Osceni di Dio si renderà colpevole di qualche piccola sparizione, e sa di cosa parlo, può scommettere tranquillamente sulla Madre che i suoi finiranno in un inferno tale che Gli invocheranno supplicando e gridando il suo peggiore, tremendo e caldo degli inferni, al confronto un paradiso misericordioso, senza ottenerlo. Ne sarà direttamente responsabile. È una minaccia/promessa.
Hanno sempre imbrogliato e vinto con la vita, messo alla prova per godere della loro supremazia, collaudato i cuori nello spazio ristretto della persona in nome di una moralità di parte testarda e cedevole alle corruzioni. Sono curiosa di vedere adesso come ne escono.
Solo chi ha una sensibilità eccessiva, può rendersi conto che anche in momenti di sconforto, c’è qualcuno in cielo che ci ama e che ci manda dei piccoli segnali, attraverso persone e avvenimenti, facendoci capire che siamo amati e non siamo soli.
Ho incrociato occhi… mi hanno parlato.Ma… non ho capito,era sguardo di vergogna o richiesta di aiuto.
Chi dice che l’inferno è nell’aldilà conosce male l’aldiquà.
Come può l’inferno esser peggio di sto mondo?
Il Paradiso? È già sulla Terra. Il problema è che anche l’Inferno lo è…
Chi soffre molto forse spera che di là ci sia il paradiso perché l’inferno l’ha già vissuto in questa vita,ma purtroppo l’inferno è sicuro,il paradiso molto incerto.
Il paradiso dei laici è il capitale di valori che gli uomini, con la loro vita, lasciano ai propri cari, alle persone che hanno avuto la fortuna d’incontrarli e a tutta l’umanità!
Riesco a vivere gioia e dolore nello stesso momento, con la stessa rabbia e la stessa intensità; paradiso e inferno hanno la stessa lacrima da farmi versare…
Non sapevo il Paradiso, poi la Morte mi ha sorriso! Prima un caldo saluto poi un vorticoso imbuto, dove Tempo infinito si muta in Spazio ardito! Qui il buio, dolce essente ora è luce splendente!
Se tu penserai, se giudicheraida buon borgheseli condannerai a cinquemila anni più le spesema se capirai, se li cercherai fino in fondose non sono gigli son pur sempre figlivittime di questo mondo.
La forza e la fede ci conducono nel mondo che ci spetta. La debolezza e la sfiducia fanno di noi dei burattini manovrati dalle situazioni.
Più cresce e s’avverte il paradiso nel cuore… più decade l’inferno dalla propria mente.