Pasqualino Clemente – Religione
Non c’è peccatore, più peccatore, di un peccatore che dice di essere santo.
Non c’è peccatore, più peccatore, di un peccatore che dice di essere santo.
Se dunque esiste una verità che la storia ha reso indubbia, questa è proprio l’estensione sempre minore della porzione di vita sociale che la religione ricopre. In origine essa si estendeva su tutto; tutto ciò che era sociale era religioso; i due termini erano sinonimi. In seguito, a poco a poco, le funzioni politiche, economiche, scientifiche si sono rese indipendenti dalla funzione religiosa, costituendosi a parte e assumendo un carattere temporale sempre più accentuato. Dio – per così dire – che in principio era presente a tutte le relazioni umane, si ritira progressivamente da esse; abbandona il mondo agli uomini e alle loro controversie.
Dio non ha avuto la mano leggera con lui, vero? A poco a poco aggiusteremo quello che la natura non ha saputo fare.
Gli dei mandano dei segni a volte.
Solo la fede può sconfiggere il male, che distrugge chi fede non ha.
Se io credessi in Dio come dicono (non con i fatti) di crederci certi preti sarei già in Paradiso.
Il perdono serve a chi lo fa e non necessariamente a chi lo riceve. Perdonare significa poter guardare al futuro con maggiore serenità.