Paul Mehis – Filosofia
Gli specchi sanno essere tutte le età vissute contemporaneamente, sanno essere tutti quelli riflessi, ma capita anche che riflettano il nulla.
Gli specchi sanno essere tutte le età vissute contemporaneamente, sanno essere tutti quelli riflessi, ma capita anche che riflettano il nulla.
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l’eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l’acredine, contrarlo nell’aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
Filosofia è misurare la vita col metro della morte.
L’amicizia è utopia. Si insegue ma non la si raggiunge mai. Un pò come l’anquilla: riesce sempre a squagliarsi…
Vuoi sapere cosa ho? Chi sono? Sono ciò che scrivo e ho solo inchiostro e sangue.
La domanda è: chi è che domanda.
A volte i miei pensieri mi portano a camminare in una via buia e la paura che mi si trasmette quasi mi blocca e questa via sembra interminabile, ma poi ci sei tu e non so per quale mistero parlando con te un po’ per volta riprendo a camminare.