Paul Mehis – Morte
Le dita scheletriche della Morte non sono lorde del sangue degli individui, ma della loro rassegnazione!
Le dita scheletriche della Morte non sono lorde del sangue degli individui, ma della loro rassegnazione!
Una donna sempre pia e timorata di Dio, alla morte del suo unico grande amore, rinnega tutto, tutto in quel che ha creduto e amato. Non ama niente, non si capacita all’idea che persone con grandi doti villane, restino sulla terra, mentre persone che lavorano sodo, e son amanti della buona vita vengono privati dagli affetti più cari in giovane età. La donna non ha pace, trova conforto nelle parole di un prete: donna se tu dovessi scegliere dei fiori da portare alla persona cara, e ti troveresti in un prato, quale sceglieresti? I fiori più belli e vivi di colore o quelli bui e spenti? Il nostro signore agisce così raccoglie dalla terra i fiori più belli.
Morire è utile solo per chi ha vissuto male o non ha saputo vivere fino in fondo.
Chi vive per l’eternità non ha mai paura di morire.
E qui, fra tanta ipocrisia, decido di morire prima che questa decida di uccidermi.
La mia felicità sta nei tuoi sorrisi.
La morte è l’unico mezzo di evasione sicura da un mondo assurdo, tutti gli altri metodi non consentono risultati apprezzabili; dunque poiché siamo tutti prigionieri, per i più caritatevoli è giunta l’ora di aiutare il proprio prossimo.