Michele Sannino – Paura & Coraggio
Quando desideri qualcosa e la vuoi davvero falla, non esitare, non farti intimorire, soprattutto non farti aiutare da altri. Certi gesti determinano la tua volontà quello che sei e quello che hai nel tuo cuore.
Quando desideri qualcosa e la vuoi davvero falla, non esitare, non farti intimorire, soprattutto non farti aiutare da altri. Certi gesti determinano la tua volontà quello che sei e quello che hai nel tuo cuore.
Non ho paura del tempo che passa velocemente, ma di quello che potrei sprecare inutilmente.
Se cadere ti fa paura, quella paura ti impedirà di muovere nuovi passi. Tutti abbiamo paura di cadere e di farci male, soprattutto dopo che ci siamo rialzati a fatica. Però non procedere, non tentare e non rischiare non ci aiuta. Vivere di rimpianti non è la migliore delle vite. Credimi; meglio provare, cadere e soffrire che restare fermi guardando il mondo e le sue occasioni passare.
La paura è l’artefice dell’incompiuto.
Vorrei estinguere il vuoto che ho dentro, trovare il mio punto di riferimento. Angosce, ansie, paure… Voglio solo lasciarmi alle spalle queste torture.
Il più grande atto di eroismo è rialzarsi e sterminare le metastasi della paura.
Basta così poco per tornare ai ricordi che hanno lacerato il cuore, basta una frase, un momento per rivivere ciò che ci ha tolto il respiro, e basta un attimo per avere di nuovo paura.
L’immediato fa più paura del lontano.
Oltre la paura c’è una vita che ti aspetta a braccia aperte!
Non avere paura della tempesta, ma del vento che la precede.
La paura è quasi sempre un dono, tante volte ci fa scoprire che siamo più forti di quanto credevamo.
Quante parole buttate al vento, non capite, non ascoltate, sprecate, quante parole ci mancano, che non sono state mai dette; e poi ci sono parole che feriscono come lame, che spaventano… ma soprattutto parole, parole, che non servono più e le seppellisci in fondo all’anima.
E poi a volte credi che basti far finta che un problema non ci sia perché sparisca. Come un bambino che non vuole ascoltare né vedere, ti tappi le orecchie e chiudi gli occhi, sperando che quando li aprirai lui sarà sparito magicamente. O, magari, credi di poter fare un patto silenzioso, un patto in cui lui si impegna a non darti troppa noia e tu a non far troppa finta che non ci sia. E funziona davvero qualche volta, anche per mesi e anni. Ma la verità è che faresti bene a sederti, prendere un grosso respiro e parlarci. Accompagnato da chi vuoi, dove vuoi, nel modo che preferisci. Però affrontalo, sempre. Il prima possibile. Prima che ritorni e diventi impossibile riuscirci a parlare.
La paura è affogare in una vasca piena d’aria.
Si diventa coraggiosi in due occasioni: quando si crede fermamente in qualcosa o nella totale disperazione.
Bisogna trovare in noi quella forza di rialzarci anche dopo mille cadute. Mille ferite. Mille delusioni. Le regole della tristezza, della insicurezza, del non credere nelle nostre forze; possono cambiare. Sii, Possono cambiare. Se in qualche modo riusciamo ad aprire in noi quello spiraglio di luce chiamato “speranza”. Allora sii che le cadute non faranno più male, che i nuovi giorni saranno migliori!
Le paure sono amiche sincere che ci fanno capire da quale porta il coraggio può entrare.