Pierluigi Cavarra – Morte
Il coraggio di uccidere non rende grande nessuno.
Il coraggio di uccidere non rende grande nessuno.
La morte talvolta bussa, avvisa, e pian piano porta alla resa ma nello stesso tempo prepara, dà modo di combattere: conseguenza di mali improvvisi o già conosciuti che spengono silenziosamente una vita. Altre volte invece, sorprende, inaspettatamente. È la morte più dura perché uccide la gente che sta bene e con essa l’animo della gente vicina. Fa rumore. Rumore di uno schianto, di sirene. Rumore di voci che ne parlano, rumore di lacrime sconosciute che cadono. Nel silenzio solo la verità di ciò che è stato.
Per la morte d’ognuno l’orgasmo di qualcuno.
Tutti siamo nati per morire, già nella culla il momento della condanna è deciso.
“Dare” e “Avere” sono due contrari di pari livello, ma quando riferite all’uomo il primo si allontana verso l’infinito acquistando valore.
Quando smette di battere il cuore il tempo si ferma, in un istante rivedi la tua vita. Ti rendi conto di tutto quello che hai fatto e con un sorriso, l’ultimo, chiudi gli occhi. Sorridi rivedendo anche i brutti ricordi, sapendo che ognuno di essi è sempre migliore dell’eterna oscurità che ti attende.
La morte è il vero oblio di chi non crede realmente alla vita.