Pietro Ellero – Antichi aforismi
Il sacrificio di sé, affatto un atto di pazzia.
Il sacrificio di sé, affatto un atto di pazzia.
Il rammarico che nasce dalla compassione de’ mali altrui è sempre misto d’un sentimento d’orgoglio pel nostro buon essere.
Impazzisco per le cose che non potrò mai avere.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e comparativo, e quasi sempre in positivo: poiché il superlativo ha molte volte dell’ampolloso, dell’adulatorio, dell’agro o dell’affettato; il comparativo ordinariamente è odioso, spiacente o ardito; ed il positivo e si, sincero e netto, almeno più degli altri due.
Perché si vieta il lodare, e il biasimar se stesso?Percioché l’uno è segno di vanità,…
Giudicare una moltitudine prendendo per base se stesso è follia.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e…
Il rammarico che nasce dalla compassione de’ mali altrui è sempre misto d’un sentimento d’orgoglio pel nostro buon essere.
Impazzisco per le cose che non potrò mai avere.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e comparativo, e quasi sempre in positivo: poiché il superlativo ha molte volte dell’ampolloso, dell’adulatorio, dell’agro o dell’affettato; il comparativo ordinariamente è odioso, spiacente o ardito; ed il positivo e si, sincero e netto, almeno più degli altri due.
Perché si vieta il lodare, e il biasimar se stesso?Percioché l’uno è segno di vanità,…
Giudicare una moltitudine prendendo per base se stesso è follia.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e…
Il rammarico che nasce dalla compassione de’ mali altrui è sempre misto d’un sentimento d’orgoglio pel nostro buon essere.
Impazzisco per le cose che non potrò mai avere.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e comparativo, e quasi sempre in positivo: poiché il superlativo ha molte volte dell’ampolloso, dell’adulatorio, dell’agro o dell’affettato; il comparativo ordinariamente è odioso, spiacente o ardito; ed il positivo e si, sincero e netto, almeno più degli altri due.
Perché si vieta il lodare, e il biasimar se stesso?Percioché l’uno è segno di vanità,…
Giudicare una moltitudine prendendo per base se stesso è follia.
Meno che si può (parlando della pratica) si dee parlare o scrivere in superlativo e…