Raffaele Abbate – Poesia
Quando leggo poesie di poeti tristi che parlano di baci tristi sorrido e la vita diventa più sopportabile perchè mi accorgo che al mondo ci sono… “più stupidi di me”.
Quando leggo poesie di poeti tristi che parlano di baci tristi sorrido e la vita diventa più sopportabile perchè mi accorgo che al mondo ci sono… “più stupidi di me”.
Un fiore sboccia in fretta e troppo in fretta muore, ma nell’aria il suo profumo non smetterà mai di profumare l’intero universo.
Il posto del poeta mi sembra che sia quello di Mr. Hyde della natura umana.
Il poeta è lo storico del cuore umano.
Solo in un mondo dove ci sono gru e orsi la poesia può sopravvivere.
I pochi brutti poemi che sono stati creati occasionalmente sotto l’effetto che procura l’astinenza non sono di grande interesse.
Se non potrò piegare gli dei, chiamerò in mio aiuto l’inferno.
Far poesie è come far l’amore: non si saprà mai se la propria gioia è condivisa.
Nella poesia, nulla è difficile come il principio, tranne forse la fine.
La poesia è un lungo viaggio nell’ignoto.
Nell’intelletto non vi è nulla che non sia stato prima nei sensi.
La poesia è la madrelingua del genere umano, come il giardino è più antico del campo, la pittura della scrittura, il canto della retorica, la parabola delle argomentazioni logiche, il baratto del commercio.
Essere un poeta è una condizione piuttosto che una professione.
Solo gli amanti e i poeti conoscono il segreto per affidare al vento le loro emozioni affinché sopravvivano alla loro vita.
Chi desidera capire il poema deve recarsi nella terra della poesia, chi desidera capire il poeta deve andare nella terra del poeta.
Anche quando la poesia ha un significato, com’è di solito il caso, potrebbe essere sconsigliabile approfondirlo.
La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.