Raffaele Caponetto – Politica
I grandi di ieri hanno fatto l’Italia, i “grandi” di oggi fanno di tutto per distruggerla.
I grandi di ieri hanno fatto l’Italia, i “grandi” di oggi fanno di tutto per distruggerla.
La democrazia occidentale è fatta di masse di poveri che devono sacrificare la propria esistenza per il lusso di pochi ricchi.
La crisi economica (si) serve per impoverire i poveri e per arricchire i ricchi, e quindi per rendere più “deboli” gli onesti e più “forti” i disonesti.
Siamo passati dal dare l’oro e il sangue alla patria per una guerra fra stati, inutile per il popolo e persa in partenza, a dare l’oro e il sangue alla classe politica per una guerra fra partiti, anch’essa inutile per il popolo e persa in partenza.Solo che stavolta non possiamo dare la colpa ad una sola persona, ma a molte.
Basta il più leggero battere di ciglia della magistratura per ridimensionare annullare o far modificare ogni proclama fatto dalla politica.
Se il saggio ma inutile astensionismo continuerà, la lotta fra i partiti non sarà più quella fatta per accaparrarsi più voti possibili, ma per litigarsi l’ultimo elettore rimasto.
I politici cercano sempre chi abbia avuto, nel bene o nel male, il classico quarto d’ora di celebrità per candidarlo nel loro partito. Siamo passati dalla carne da macello per le guerre alla carne da voto per la politica.
Dobbiamo bonificare il sottosuolo marcio e corrosivo della nostra società. E bisogna farlo insieme, società civile, Stato, forze politiche senza eccezione alcuna. Solo riacquisendo intangibili valori morali la politica potrà riguadagnare e vedere riconosciuta la sua funzione decisiva.
Non si attenti alla continuità del nuovo corso. Il governo ha annunciato una non breve serie di azioni di cambiamento, un tasso di volontà riformatrice che ha riscosso riconoscimenti e aperture di credito sul piano internazionale. Si è messo in atto un processo di cambiamento.
Nessuno stato europeo può illudersi di contare solo sulle sue forze. Penso che Obama sia un presidente americano molto più aperto allo sviluppo dei rapporti con le nuove grandi potenze.
Servono grandi cambiamenti nella politica, il Parlamento riguadagni il suo ruolo.
In Italia la politica ha un solo grande difetto: gli elettori.
In Italia ormai l’unica rivoluzione con qualche possibilità di successo potrebbe essere quella fatta da “estremisti moderati”.
Hitler è morto ma ne sono nati tanti altri. Dittatori sanguinari e tragicamente ridicoli ancora esistono e si trovano ovunque. Sono dei vigliacchi che se la prendono con i più deboli e indifesi, seguitandoli e ammazzandogli o facendoli prigioni. Insomma, sono tipo un cancro maligno per i loro popoli e per tutta l’umanità.
Mettiamocela tutta: anche io lo farò. Sto per lasciare le mie funzioni per i raggiunti limiti d’età, non posso più sottovalutare i segni dell’affaticamento. Parlamento e forze politiche si preparino serenamente all’elezione del nuovo Capo dello Stato. Ho fatto del mio meglio.
La realtà del lavoro operaio, con i suoi problemi e anche nella sua configurazione umana, ha rappresentato una parte importante della mia vita. E non lo dimentico.
L’emergenza resta grave e la fiducia rischia di essere oscurata perché non c’è futuro per l’Italia senza rigenerazione della politica e della fiducia nella politica.