Gianfranco Funari – Politica
La donna più importante che ho incontrato è la politica.
La donna più importante che ho incontrato è la politica.
Sono d’accordo con il presidente Berlusconi come, mi sembra, la stragrande maggioranza degli italiani; quindi convincetevene. Fatevene una ragione.
Se non puoi demolire un ragionamento, almeno puoi demolire il ragionatore.
Ci sono molte Italie:- quella di merda delle istituzioni e il potere;- quella barbara delle caste e delle cosche;- quella ipocrita delle parrocchie e beneficenze;- quella ignorante imprenditrice sfruttatrice;- quella civile che si vergogna di tutte le altre.L’Italia civile deve andare al potere e lavare tutte le vergogne.
Più d’un timoniere si circonda di zeri; assomigliano ai salvagente.
Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no.
Un tempo il nemico era oltre frontiera, oggi è nel “palazzo”.
Chi la fa l’aspetti, vale anche per gli Stati Uniti. Applaudo l’atto. Gli Stati Uniti e Israele hanno massacrato i Palestinesi per anni. Li hanno derubati e massacrati. A nessuno è fregato un cazzo. Ora sta tornando tutto agli Stati Uniti. Affanculo gli Stati Uniti. Voglio vederli spazzati via. Non ho paura di loro.
La pena massima in Italia è la presidenza del consiglio.
Quello che più colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo è che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di “Why Not” e di “Unipol” non parla più nessuno. Stiamo andando oltre alla metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare.
È finita la politica da salotto. Una volta la gente diceva: governo ladro. Adesso dice il nome del ladro, il nome del partito e che cosa ha rubato.
Sono un pentito del centrodestra e un deluso dal centrosinistra.
Ha più scheletri dentro l’armadio lui, che la cripta dei cappuccini a Palermo!
Finalmente una buona notizia: il governo Prodi ripristina il falso in bilancio com’era prima di Berlusconi, autore della controriforma del 2002 che di fatto cancellava per legge il reato di cui lui stesso era imputato. E che, come scrisse la bibbia del capitalismo mondiale, The Economist, “farebbe vergognare anche una repubblica delle banane”. Per i reati futuri non leggeremo più sentenze di assoluzione con l’imbarazzante formula “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Tutti i veri liberali, sempre pronti a tirar fuori dal taschino il modello americano, dovrebbero esultare. O magari chiedere – come fa Giacomo Lunghini sul Sole 24 ore – che la nuova legge venga ritoccata per farvi rientrare le sanzioni previste dalla 231/2001 sulla responsabilità penale delle società (pare che il testo del governo se la sia scordata).
Ho lavorato otto anni con Montanelli e credevo di essere di destra nel senso che la destra era Montanelli. Quando ho visto la destra all’opera ho deciso che non potevo essere di destra. Di sinistra non lo ero prima e non posso esserlo adesso visto che la sinistra ha spianato la strada a Berlusconi. Non sono più niente. In un paese normale voterei per i conservatori. Ma la destra di Montanelli era già minoritaria prima. Senza di lui è praticamente in estinzione.
Politica, sostantivo. Conflitto di interessi mascherati come insieme di principi. Gestione degli affari pubblici per vantaggi privati.
Metà degli uomini politici non sono buoni a nulla. L’altra metà sono pronti a tutto.