Walter Di Gemma – Politica
I politici continuano ad aprire tavoli, dovrebbero incontrarsi all’Ikea.
I politici continuano ad aprire tavoli, dovrebbero incontrarsi all’Ikea.
Ci sono politici che dicono di fare politica per vocazione e spirito di servizio e di guadagnare poco per il lavoro che fanno.Speriamo che i preti, che fanno anche loro il mestiere per vocazione e si dedicano al prossimo non siano presi dalla voglia di imitarli, i politici, e non chiedano adeguamenti di stipendi, altrimenti il vaticano potrebbe andare in bancarotta.
I magistrati sempre più vicini a Dio,chi ha bisogno di giustizia sempre più all’inferno,chissà cosa ne pensa la chiesa,sprovvista dei santi per mediare?
In politica meno Roma più Italia.
Non fa piacere trovarsi a dover dire che lo stato troppo spesso non è migliore dei suoi cittadini peggiori.
La rivoluzione è un battito estremo che parte dall’interno, un’esasperazione che ti mantiene sveglio nelle notti stellate, rimbomba nelle vene anche quando piove, ti arde sulla pelle, non lascia scampo a pensieri pacati. La rivoluzione chiede la tua vita e devi solo chiederti se sei disposto a concederla. La rivoluzione non siederà al tuo fianco in salotto, non ti aspetterà sulla soglia; la rivoluzione è femmina e come ogni donna, quando non si sente amata, fugge via.
La politica non m’interessa, non ho l’hobby delle lobby.
Cambiare mille volte idee, fare nuovi progetti, non serve a niente se non si cambiano le persone.
La politica dovrebbe essere “cosa di pochi”col consenso di molti,ormai in italia è cosa di troppicol consenso di pochi.Ed è “cosa loro”(ovvero “cosa nostra” per loro)
I suicidati spesso sono persone che hanno sbagliato mira.
Troppe pecore che si lamentano di questa continua presenza dei lupi, ma a parte belare non fanno nulla.
I politici sono così impegnati a fare il loro interesse che non hanno tempo ed energie per fare l’interesse del paese.
Non è il Giudice né lo Storico a condannare un atto, ma è chi lo compie a condannarsi per sempre.
Una pessima pubblicità è senza dubbio la migliore.
La politica non s’acquieta sul probabile percorso, ma quell’architettura va cercando, in cui la sola pietra in suo possesso della volta sia la chiave.
La politica è come un polipo. Per quante decine di tentacoli possa avere, ha sempre un’unica testa.
Quando il potere rende il cittadino un miserabile c’è poco spazio per le parole, non serve affatto discutere, servono esclusivamente resistenza e azione.