Flavia Ricucci – Progresso
Un orologio d’oro il battito del cuoreno rolex!
Un orologio d’oro il battito del cuoreno rolex!
Sentendo gli ultimi fatti direi che l’uomo nel tempo si è evoluto da scimmia a porco.
La maggior parte della gente ha conseguito un titolo: “Laurea in Sentenze e Soluzioni di vita altrui”. Se fossero realmente bravi a vivere la propria vita non avrebbero bisogno di sfruttare la loro frustrazione per rompere l’anima e la vita altrui.
Non guardo ciò che sta in primo piano ma osservo lo sfondo, per vedere quello che c’è dietro le apparenze e che non viene considerato perché volutamente messo e lasciato in secondo piano. Infondo, ignorare ciò che sta in fondo, è come voler sottovalutare che il cielo tiene la terra.
Se si sostiene solamente la ricerca e non si sostiene anche la formazione dei ragazzi che saranno i prossimi ricercatori… non credo si vada da qualche parte.
Se finisce il mondo, i Maya sono l’ultima e la meno grave di tutte le potenziali cause.
I dolori attuali sono gli errori del passato.
Il progresso ha risolto alcuni problemi, ma ne ricrea altri.
A volte devi guadare le cose in prospettiva per poterle veder bene, altre volte devi entrarci dentro.
Apologia del passato per non far caso a questo patetico presente. Che poi il passato pure era patetico… solo che ormai è passato, e si sa che la memoria fa brutti scherzi.
Non ho prospettive per l’anno a venire vorrei, solo che l’uomo per una volta si fermasse a riflettere prima di agire.
Il sole creato da Dio illumina, riscalda e dona la vita.Il sole creato dagli uomini uccide tutto ciò che vive.
Questa è un epoca che segna l’egoismo di massa in cui tutto viene messo in vista sulla finestra, per nascondere il vuoto presente nelle case e nei cuori.
Non sono uno di quei ragazzi la cui vita fa perno intorno ai telefoni cellulari.Non appartengo alla categoria di persone con le quali è possibile instaurare un rapporto soltanto tramite sms.Continuo a preferire il calore umano, il dialogo diretto, il linguaggio del corpo, la spontaneità di un silenzio alle relazioni telematiche ed artefatte.Chi vuol comunicare realmente con me, può trovare del tempo per vivermi di presenza.
Da un momento all’altro dovrò pur dire che non sto cercando soltanto la mia infanzia, ma addirittura l’infanzia del mondo.
Si fa quel che si può: è qui che la gente sbaglia. Bisognerebbe invece cercare di fare qualcosa in più della semplice e noiosa routine quotidiana.
C’è qualcosa di profondamente malato in un’epoca come la nostra, se il valore economico delle cose prima spadroneggia e poi affonda il valore della persona.