Maicol Cortesi – Progresso
L’informazione dovrebbe essere libera, c’è già il denaro che può piegare le persone.
L’informazione dovrebbe essere libera, c’è già il denaro che può piegare le persone.
Ti rendi conto poi un giorno che stare ospiti da qualcuno che ha un computer con internet e chiedere di usarlo, è come chiedere di andare in bagno. Non cambiano le esigenze degli altri, cambia solo il fatto che quando il computer è il tuo e stai nella tua dimora ti senti il padrone anche dello sciacquone che si tira!
Il cellulare: privazione della privacy, impossibilità di ritrovarsi nella propria intimità senza essere disturbata da uno squillo, angoscia dei genitori nell’irreperibilità, guinzaglio della libertà!
1912 2012 il progresso in italiadalla “grande guerra” alle piccole squallide guerredalle guerre per i confini a quelle per gli scontrinidalla monarchia alle monarchieda un solo dittatore ai tanti dittatori ad oredai figli della lupa ai figli di puttanadai balilla ai tuttopigliadai partigiani morti agli artigiani mortidai morti per la liberazione a quelli per la disperazionedalla costituente al nientedai politici del fare a quelli delle baredalle case popolari a quelle per furbi e baridalle case chiuse alle cacce ottuse (per non riaprirle)dall’ignoranza del non sapere alla cattiveria dell’ignoraredalla milano da bere all’italia del darla a beredalla legge uguale per tutti alla legge che lascia distruttidai tanti capolavori al museo degli orroridal dovere del buon esempio al diritto di fare scempioe così via, progredendo ancora.
Che cosa strana, la gente si è abituata a tenere un computer dentro ogni casa ma non un animale.
Grazie a Bruce Lee il mondo occidentale ha conosciuto la Cina, grazie al mondo occidentale la Cina ha conosciuto l’inquinamento terrestre.
Con i social abbiamo ripreso a scrivere, con google abbiamo dimenticato come si fa.
C’è chi acquista l’iphone credendo che sia l’avanguardia tecnologica nell’asciugatura dei capelli.
Siamo nati nell’era della comunicazione e le persone oggi hanno paura di comunicare.
Sento troppo spesso dire: “era meglio pirma”, ma il mondo va in avanti mai indietro; sta a noi far sì che questo progredire sia un reale miglioramento.
Ci lamentiamo negli anni delle mutevoli stagioni, e assecondiamo l’irragionevole metamorfosi dell’umanità dirottata su pericolosi sentieri.
È la frustrazione a mangiarsi i valori di questa società.
Da giardino di eden a discarica universale, la terra: da pianeta a penitenziario della morte!
Arriveremo al punto, dove i film di fantascienza, si baseranno su un mondo dove l’uomo interagisce e rispetta la natura.
Più una società si apre al progresso più si chiudono le menti di chi ne beneficia.
È inutile star male per qualcosa che in passato potevamo fare e non abbiamo fatto. Ciò che conta è l’adesso! Il qui ed ora! Conta tutto ciò che in questo momento possiamo fare di positivo e che magari non facciamo.
Non si potrà pensare al progresso fino a quando ci sarà ancora una bocca da sfamare, un maledetto ritardo del treno dovuto a due dita di neve, gente che vive nei container dopo quindici anni da una catastrofe: è come costruire palazzi di vetro su montagne letame.