Franz Kafka – Progresso
Credere al progresso non significa credere che un progresso ci sia già stato.
Credere al progresso non significa credere che un progresso ci sia già stato.
Il genio di Einstein ci ha condotto ad Hiroshima.
Quale saggia o stupida cosa potrebbe mai ideare l’uomo che non sia già stata concepita da secoli?
La scienza non fa veri progressi se non quando una verità nuova non trova un ambiente pronto ad accoglierla.
Bisogna stare attenti agli ingegneri: cominciano mettendo insieme delle macchine e finiscono con la bomba atomica.
È con la cultura che si innesca il progresso, perché senza di essa l’uomo è condannato a vedere nell’altro sempre e solo un nemico.
Senza contrari non c’è progresso.
Il progresso è l’ingiustizia che ogni generazione commette con il consenso dei propri predecessori.
Il progresso del genere umano sembra innegabile; un tempo per esempio la giustizia era sempre ingiusta, ora invece, talvolta capita anche il contrario.
Lo scempio del mondo non è una cosa sgradevole, è la sua lentezza che è tragica.
Se non ci fosse stata la scrittura il mondo non sarebbe evoluto, ma visto gli ultimi sviluppi, forse sarebbe stato meglio.
Nel corso della storia la fine di un sopruso non è che l’inizio di un nuovo.
La Rivoluzione sociale sarà morale, oppure non ci sarà.
Le passioni e gl’interessi fanno la Storia più delle idee, che poi la commentano.
Le rivoluzioni sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi.
La perversione del futuro è l’annullamento del corpo. Il sesso sarà virtuale: senza più corpi, ma con la testa.
Domandate il parere ai due tempi: all’antico, su ciò che è meglio; al recente su ciò che è più adatto.