Publio Virgilio Marone – Amico
Dell’Eneide dico: la qual mamma | fummi e fummi nutrice poetando: | sanz’essa non fermai peso di dramma.
Dell’Eneide dico: la qual mamma | fummi e fummi nutrice poetando: | sanz’essa non fermai peso di dramma.
Non unire mai, amici con le donne nello stesso contesto, sarebbe come unire la benzina con il fuoco.
Non chiamare amico chi sa solo lusingarti perché il vero amico è chi non teme di biasimarti.
L’amico è un essere che ti dona un avere infinito.
Non amo avere amicizie dubbiose, incerte in malafede, sinonimo di gente che vive di apparenze e non ragiona con il proprio cervello e non sente con la propria anima.
Un amico ti ruba la donna solo se sà che ce n’è una migliore che ti sta aspettando!
Un amico è colui che indovina sempre quando si ha bisogno di lui.