Raffaele Caponetto – Stati d’Animo
Volare sulle ali della fantasia per esaltare il passato, sognare il futuro, colorare il presente.
Volare sulle ali della fantasia per esaltare il passato, sognare il futuro, colorare il presente.
C’ero io e c’era ciò che mostravo al mondo. Ora ci sono solo io, senza più maschere… e mostro fiera ciò che sono e ciò che sento.
Quello che più mi rattrista è che devo aspettare la notte per poter realizzare i miei sogni.
Niente fa star più male, della fine di un amore. Ogni parte, sia fisica che mentale è incentrata su di un unico destinatario. Ti fai mille domande, non trovi una motivazione, lo stomaco si chiude e non riesci a dormire. Passi da uno stato d’animo all’altro, speri che tutto ritorni come prima, ma tu sai che non sarà così. Prima ti chiudi in te stesso, poi ne parli con chiunque, ottenendo un po’ di sollievo. Io credo che la soluzione migliore sia: lasciare che la sofferenza faccia il suo corso, ascoltando musica, piangendo, anche a dirotto se ti fa star meglio e parlando da solo, fino a quando quell’amore ormai finito resti solo un bel ricordo.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
Se quello che mi porta a disegnare è una sottile malattia morbosa, una piccola lesione, una devianza, uno strappo, desidero che ciò non trovi mai guarigione, anzi desidero considerare il disegnare come un lavoro, anche faticoso, di scavo, di confessione a volte anche dolorosa. È allo stesso tempo una fortuna umana, grandissima.
Dimmi, ma quando non avrai più nessuno da imitare come farai a convivere con te stesso?