Ennio Flaiano – Religione
La religione è finita. Non c’è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.
La religione è finita. Non c’è più nessuno che si vanti di aver portato a letto una suora.
La religione è ciò che trattiene il povero dall’ammazzare il ricco.
Niente è più specifico all’uomo della capacità di religione e del senso di una divinità.
Le credenze religiose degli uomini di ogni paese sono antichi e durevoli relitti dell’ignoranza, della crudeltà, dei terrori e della ferocia dei loro antenati.
Fino a quando la Bibbia e la Chiesa continuamente e ovviamente sbaglieranno nel dirci da dove siamo venuti, come potremmo confidare in esse per sapere dove stiamo andando?
La religione è nulla. Vivere religiosamente è tutto. Ciò che intendo per vivere religiosamente è ciò che pensavano i profeti, ciò che Gesù pensava: fare ciò che è giusto, dire la verità, amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto.
Il regno di Dio sarà simile a una grande retata, che raccoglie il buono e il cattivo pesce, si ripone il buono nei vasi, e si butta il resto.
La religione è la matematica dei poveri di spirito.
Il politeismo aveva fatto di Dio ad immagine dell’uomo; il Redentore solo poteva ricondurre l’uomo all’immagine di Dio.
La mamma ti diede una religione col battesimo dell’acqua: rendila tutta tua col battesimo delle lagrime.
L’atteggiamento della religione verso la medicina, come verso la scienza, è sempre inevitabilmente problematico e molto spesso inevitabilmente ostile. Un credente moderno può dire ed anche credere che la sua fede è del tutto compatibile con la scienza e la medicina, ma il fatto imbarazzante sarà sempre che l’una o l’altra hanno la tendenza ad infrangere il monopolio della religione.
La paura ha creato gli dèi.
L’unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre intensamente il reale.
I selvaggi, come tutti gli ignoranti, attribuiscono a qualche “spirito” tutti gli effetti dei quali, per la loro inesperienza, non riescono a rintracciare le vere cause. Chiedete a un selvaggio che cosa fa muovere il vostro orologio: vi risponderà: “Uno spirito”. Chiedete ai nostri savi che cosa fa muovere l’universo: vi risponderanno: “Uno spirito”.
L’idea di una religione universale (coltivata in laboratorio dagli scienziati) non esiste.
In Europa, dal medio evo sino verso il secolo XVIII, non era lecito di discorrere delle religioni che non fossero la cristiana, se non come di funesti errori; ora è sorta una religione umanitaria-democratica, e questa sola è vera e buona; le altre, compresa la cristiana, sono false e perniciose.
Il senso religioso dell’uomo non dipende in sé dalla sua volontà, ma è iniziativa di chi l’ha creato. La scoperta del senso religioso è, dunque, il primo risultato che l’uomo consegue, se affronta seriamente l’esperienza di impotenza strutturale che lo caratterizza.