Rex Akragas – Filosofia
Si nasce per morire si cresce per morire si vive per morire si muore per rinascere.
Si nasce per morire si cresce per morire si vive per morire si muore per rinascere.
Io penso che nessuno di noi abbia accanto qualcuno, che lo conosca fino in fondo. Questo perché nemmeno noi possiamo dire di conoscerci del tutto. Il nostro carattere è costituito da tanti piccoli aspetti segreti, nascosti da qualche parte e sempre pronti a saltare fuori, in ogni momento. Infatti pensandoci: ogni giorno viene fuori una piccola parte di noi, del nostro carattere che il giorno prima non avevamo notato. Purtroppo si tratta di eventi talmente invisibili di cui non ci rendiamo conto e che forse mai noteremo! Ma noi cambiamo, continuamente, ogni giorno della nostra vita fino all’ultimo scoprendo mano a mano la nostra personalità, chi siamo veramente.
Spesso è la ragione la nostra arma autolesiva.
I nuovi mali: “patriottismo o razzismo della marca” ovvero dire che è roba buona solo perché c’è scritto che viene dalla nostra nazione e non comprare altro.
Ella è davvero bella! Povero specchio, deve essere un tormento, fortuna che non sei geloso,. Il suo viso è d’un ovale perfetto, ed ella tiene il capo leggermente reclinato così che, limpida e superba, la sua fronte pare innalzarsi senza che il pensiero la solchi d’una minima ruga. I suoi neri capelli si raccolgono, sottili e morbidi, sulla fronte. Il suo volto è come un frutto, ogni tratto dolcemente pronunciato; la sua pelle, lo sento con gli occhi, è diafana, come velluto toccarla. I suoi occhi: oh! Ancora non li ho veduti, ché sono nascosti dalla frangia di seta si quelle ciglia adunche come uncini pericolosi per chi vuole penetrare il suo sguardo. La sua testa è una testa di Madonna, purezza e innocenza l’improntano. Ella si china come una Madonna, ma non si perde nella contemplazione dell’unico, il che dona una variazione all’espressione del suo volto. Ciò che ella contempla è il Molteplice, il Molteplice sul quale il lustro e lo splendore terreni gettano un loro riflesso. Si leva un guanto per mostrare allo specchio e a me una mano destra bianca e perfetta come marmo antico, senza alcun ornamento e neppure il liscio anello d’oro al terzo dito – brava! Ella solleva gli occhi: come tutto in lei si trasfigura, pur rimanendo invariato! La fronte è un po’ meno alta, il volto un po’ meno regolarmente ovale ma più vivo.
Il mondo scorre veloce, ma le difficoltà ti fermano.
L’Io esiste anche se non riuscite ad identificarlo.