Lucio Anneo Seneca – Ricchezza & Povertà
Le ricchezze in mano al sapiente servono, in mano ad uno stolto comandano.
Le ricchezze in mano al sapiente servono, in mano ad uno stolto comandano.
La ricchezza vera è quella che continua a riprodursi anno dopo anno, come i frutti sulle piante.
Gli uomini dimenticano piuttosto la morte del padre che la perdita del patrimonio.
Solo chi ne ha tanto può permettersi il lusso di non amare il denaro.
Il ricco e il povero sono fratelli. E il fratello ricco si chiama Caino.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli, quella dei ricchi dai loro genitori.
Il denaro non è l’idea, ma compera i padroni dell’idea.
Chiunque sia capace di dare sé stesso è ricco.
Il vero bisogno di un uomo è la ricchezza che giace dentro di sè.
Il successo è diventato più importante dell’amicizia, solo un persona su quattro considera importante la salute in fabbrica.
Perchè in casa mia non ci sono appesi miei dipinti? È perché non posso permettermeli.
La timidezza fonte inesauribile di disgrazie nella vita pratica, è la causa diretta, anzi unica, di ogni ricchezza interiore.
L’ambizioso deve sempre lottare contro la sua epoca con le armi dell’epoca. Nella nostra epoca si ha il culto della ricchezza e il nostro Dio è l’oro. Per riuscire occorre la ricchezza, quindi ad ogni costo bisogna essere ricchi.
I soldi fanno grandi gli uomini ma ricorda che la salute non si può comprare.
I doni, credi a me, conquistano uomini e dei.
Nessuno parlerebbe del Buon Samaritano se avesse avuto solo buone intenzioni. Aveva anche quattrini!
Il denaro non dà la felicità, ma ti fa essere infelice in posti meravigliosi.