Silvana Stremiz – Ricordi
A volte un ricordo è il massimo che possiamo pretendere dalla vita.
A volte un ricordo è il massimo che possiamo pretendere dalla vita.
Alcune volte i ricordi mentono, ma noi li salviamo anche così.
Pensare al passato fa male perché è stato bello e sai che non potrai più tornare indietro.
I viaggi della memoria sono momenti dove ricordi saranno giudicati da parole di tenerezza o di dolente rammarico per attimi ormai per sempre lontani.
Sfrecciare lungo la strada in quel modo era stato meraviglioso. La sensazione del vento in faccia. La velocità, la libertà… avevano rievocato i momenti di una vita passata in cui sfrecciavo tra la vegetazione densa, senza seguire un sentiero, in groppa a lui che correva… a quel punto cessai di pensarci, e lasciai che i ricordi s’interrompessero, vinta dal dolore.
I sogni restano tali se li vivi dormendo… solo al risveglio ti accorgi che non li hai ancora realizzati.
I ricordi brutti fanno casa nel cuore e quando escono ne sbattono la porta. I ricordi belli vanno in letargo nel periodo del dolore. Ma tornano. Tornano perché ci vogliono bene davvero.
Niente dà più dolore che il ricordare i momenti felici nell’infelicità.
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l’esistenza si sveglia.
I ricordi ci dicono con sincerità quanta strada abbiamo fatto e come. Se c’è troppa nostalgia allora forse i nuovi ricordi non hanno sostituito i vecchi per intensità.
I ricordi scavano il presente lasciando solchi visibili solo dalla nostra anima.
Io, ricordo anche quello che non voglio.
Maledetta nostalgiadi un tempo che non ritornaPersone come cartevite mischiatee il presente di altrinon può che confondersi col tuo passatoAltro giro, altra partitama non sei più di mano…Delle immense compagniecosì come dei piccoli grandi amoripareva lontana la loro fine… all’inizioInvece come tutto ciò che esiste al mondo di più belloerano solo di passaggioe adesso le stesse emozionile vive qualcun altroimpadronitosi di un postoche pensavi fosse tuo per sempreMa non c’è rabbia non c’è rancoreperché si sa così è la vitasi cresce e inevitabilmente si cambiae spesso ci si allontanaOgnuno insegue il suo futuroe del passato… ormai… solo i ricordi… di sfuggita un “Ciao”e una maledetta nostalgia.
Il passar del temposimula di voler alleviare il dolorema non è così.La corazza che costruiamoper seppellire il doloreè sempre di materia sabbiosa.Basta un soffio di vento per portarla viaed ecco che i ricordi riaffiorano.
I ricordi, come le note di una vecchia canzone, vivono per non essere dimenticati.
Non sono le nuvole che velano il cielo, o la timida aria fresca che piacevolmente punge la nostra pelle ancora segnata delle calde giornate estive. Non sono le giornate spensierate, ormai sostituite dalla quotidianità densa del nostro vivere o il sole che gioca e ci illude. È l’odore della pioggia che impregna col suo gusto malinconico il mio stato vitale che solo i bei ricordi possono coprire con i loro profumi.
I ricordi vivono in noi, anche quelli brutti vanno conservati… perché tanto sono già passati.