Rita Lombardi – Stati d’Animo
Sono così confusa che non riesco a percepire i sentimenti che provo per te, non so se lasciarmi andare alle tue dolci parole, o chiudermi a riccio, so soltanto che se non ti sento sto male.
Sono così confusa che non riesco a percepire i sentimenti che provo per te, non so se lasciarmi andare alle tue dolci parole, o chiudermi a riccio, so soltanto che se non ti sento sto male.
Si parla tanto, si pensa poco, si sogna sempre.
Nell’infinità degli spazi l’essere libera la sua essenza.
Di cosa mi dovrei vergognare? Di aver creduto in persone e sogni che poi sono risultate essere solo belle illusioni costruite e contornate di bugie? Oppure delle lacrime versate nel momento in cui si apre bruscamente gli occhi di fronte alla realtà. No! Io non mi vergogno di questo, perché fa parte di me, sono solo stata vera, sono solo stata me stessa. Quando ho creduto, quando ho pianto e sofferto e anche quando mi sono arrabbiata regalando un sentito: “vaffanculo”!
Tutto è essenza se è il cuore ad emanarla e l’anima a respirarla.
Sul petto una fotografia, di un bacio che non va più via, e questa pazza gelosia mi fa morire senza un noi.
E un, due tre, un, due, tre vola la mente mia e un, due, tre, un, due, tre a ritmo di una danza sgangherata, e un, due, tre, un due, tre ricama parole la mente mia, ricama ragnatele di pensieri, rovi di agonie, e un, due, tre, un, due, tre tarsie intarsia nel legno della memoria, scolpisce sul marmo dell’abbandono. Un, due, tre, un, due, tre volteggia la mente mia, scivola vento tra le foglie, le trascina la mente mia e accarezza con loro la terra nuda. Un due, tre, un, due, tre è neve la mente mia, fredda, freddissima gelida e scolorisce ogni certezza certa, imbianca ogni incertezza certa.