Robert Lee Frost – Politica
Pensare non è essere d’accordo o in disaccordo: questo è votare.
Pensare non è essere d’accordo o in disaccordo: questo è votare.
La coscienza dell’uomo politico è simile alla tela di uno schermo cinematografico. Sempre immacolata, anche se ha sofferto molti orrori.
Il presidente della repubblica, il presidente del consiglio, i vari ministri, tutti chiedono ai cittadini la massima collaborazione con lo stato “per superare il grave momento”. Ma dov’è lo stato dove sono le sue istituzioni, quando è il cittadino ad avere bisogno?
Gli italiani si arrangiano per andare avanti, i politici si arrangiano invece per restare fermi al potere.
Votare è un diritto, e un dovere civico. Sempre più italiani non si recano più alle urne. Così come gli elettori esprimono la loro volontà con il voto, anche gli astensionisti fanno la stessa cosa. Non credono, non si fidano dei candidati alle elezioni. Questa forma di protesta non può passare sottobanco, è una chiara espressione di volontà e come tale dovrà essere presa in seria considerazione.
La democrazia sostituisce l’elezione da parte dei molti incompetenti all’incarico affidato dai pochi corrotti.
Gli italiani non temono, come sta dicendo Berlusconi, “che la sinistra vada al governo”, hanno invece il terrore che al governo restino gli incapaci di sempre, destra o sinistra che sia.
La coscienza dell’uomo politico è simile alla tela di uno schermo cinematografico. Sempre immacolata, anche se ha sofferto molti orrori.
Il presidente della repubblica, il presidente del consiglio, i vari ministri, tutti chiedono ai cittadini la massima collaborazione con lo stato “per superare il grave momento”. Ma dov’è lo stato dove sono le sue istituzioni, quando è il cittadino ad avere bisogno?
Gli italiani si arrangiano per andare avanti, i politici si arrangiano invece per restare fermi al potere.
Votare è un diritto, e un dovere civico. Sempre più italiani non si recano più alle urne. Così come gli elettori esprimono la loro volontà con il voto, anche gli astensionisti fanno la stessa cosa. Non credono, non si fidano dei candidati alle elezioni. Questa forma di protesta non può passare sottobanco, è una chiara espressione di volontà e come tale dovrà essere presa in seria considerazione.
La democrazia sostituisce l’elezione da parte dei molti incompetenti all’incarico affidato dai pochi corrotti.
Gli italiani non temono, come sta dicendo Berlusconi, “che la sinistra vada al governo”, hanno invece il terrore che al governo restino gli incapaci di sempre, destra o sinistra che sia.
La coscienza dell’uomo politico è simile alla tela di uno schermo cinematografico. Sempre immacolata, anche se ha sofferto molti orrori.
Il presidente della repubblica, il presidente del consiglio, i vari ministri, tutti chiedono ai cittadini la massima collaborazione con lo stato “per superare il grave momento”. Ma dov’è lo stato dove sono le sue istituzioni, quando è il cittadino ad avere bisogno?
Gli italiani si arrangiano per andare avanti, i politici si arrangiano invece per restare fermi al potere.
Votare è un diritto, e un dovere civico. Sempre più italiani non si recano più alle urne. Così come gli elettori esprimono la loro volontà con il voto, anche gli astensionisti fanno la stessa cosa. Non credono, non si fidano dei candidati alle elezioni. Questa forma di protesta non può passare sottobanco, è una chiara espressione di volontà e come tale dovrà essere presa in seria considerazione.
La democrazia sostituisce l’elezione da parte dei molti incompetenti all’incarico affidato dai pochi corrotti.
Gli italiani non temono, come sta dicendo Berlusconi, “che la sinistra vada al governo”, hanno invece il terrore che al governo restino gli incapaci di sempre, destra o sinistra che sia.