Roberto Gervaso – Morte
È la morte dei singoli, non delle masse, che ci sconvolge.
È la morte dei singoli, non delle masse, che ci sconvolge.
Togliersi la vita per non provare più delusioni o ansietà è certamente più facile, Sminuendo però il vero, Pieno significato della vita in sé, e in un tal ragionamento logico, porta a risaltare ancor più l’egoismo della persona, evidenziando un cinismo, nonché un’irrispettosità nei confronti della vita stessa, e di coloro che l’amavano e non l’hanno potuta vivere pienamente a lungo.
Probabilmente nuove malattie contribuiranno a livellare la sovrappopolazione mondiale.
Sentii ciò che sentiamo quando muore qualcuno: l’angoscia, ormai inutile, che non ci sarebbe costato niente essere stati più buoni.
La morte produce qualcosa di piacevole: le vedove.
Solo scoprendo noi stessi e soffrendo le nostre pene potremo morire serenamente.
Non c’è niente da temere da un cadavere, Harry, non più di quanto di debba aver paura del buio. Lord Voldemort, che segretamente li teme entrambi, non è d’accordo. Ma anche questo rivela la sua mancana di saggezza. È l’ignoto che temiamo quando guardiamo la morte e il buio, nient’altro.