Roberto Gervaso – Morte
Se non mi uccido è perché anche la morte m’è indifferente.
Se non mi uccido è perché anche la morte m’è indifferente.
Ci sono momenti in cui due amici devono sapersi dare del “lei”.
Molte cose si chiariscono, quando guardi gli occhi azzurri del Signore del Male.
Sento la morte ma non ho voglia di salutare nessuno.
Non bisognerebbe mai esaudire l’ultimo desiderio di un condannato a morte: potrebbe desiderare di vivere.
La morte pone fine alla sorte.
Morire? No, grazie. Non per me, ma per gli altri. Togliersi la vita è uno dei gesti più egoisti che si possano commettere, porre fine a tutte le proprie sofferenze e dare vita a quelle altrui, di chi ti vuole bene, non è affatto giusto.