Roberto Gervaso – Sorriso
La cortesia è gentilezza senza sorriso.
La cortesia è gentilezza senza sorriso.
Sorridere malgrado i vuoti incolmabili lasciati da chi non c’è più, ma che continuano a riempirci il cuore e la mente.
Il mondo sembra sempre più luminoso dietro un sorriso.
Regalo il mio sorriso a chi mi ha dato sicurezza nei momenti peggiori. Lo regalo a chi ha saputo vedere oltre la mia serenità apparente. Lo regalo a chi sempre mi ha ascoltato, a chi mi ha capito e a chi ne ha bisogno. Regalo il mio sorriso a quelle persone che non hanno ancora trovato quella pace interiore di cui hanno bisogno. A quelle che si sono arrese ormai stanche di lottare. Regalo il mio sorriso a me stessa perché è qualcosa di sacro che non devo farmi togliere da nessuno. Negarlo agli altri è triste, ma negarlo a se stessi è perdere!
Sarebbe carino sorridersi vicendevolmente. Ti fermi a un bere caffè, magari con un pensiero che ti logora il fegato e mentre apri la bustina dello zucchero, alzi lo sguardo e incontri il sorriso di qualcuno che ti guarda, di qualcuno che si è accorto di quello che ti stai portando dentro. Un sorriso attento, una carezza senza mano, un paio di occhi che in silenzio ti dicono: coraggio. Non sei la sola, non sei l’unica. Sorridere alla gente. Questo manca all’umanità. Un sorriso gratuito e disinteressato capace di scaldarti molto meglio di una termo coperta.
Io sorrido, perché il mio sorriso è il veleno di chi non mi sopporta.
La soluzione è sorridere ai problemi.