Roberto Giusti – Stati d’Animo
Alla mia realtà, ormai dono più ben poca fantasia.
Alla mia realtà, ormai dono più ben poca fantasia.
Si riesce a convivere con i vuoti, ma è un dolore che non si potrà mai colmare.
È più facile sparire nel silenzio, piuttosto che guadarsi allo specchio.
Più mi guardo intorno e più mi piaccio come sono dentro. Mi rendo conto della bellezza interiore che ho. Mi accetto con pregi e difetti cercando di migliorarmi.
Difficile trovare un amico. Facile crearsi un nemico.
Ho visto muoversi le foglie. La sensazione che il tramonto mi uscisse dalle spalle, portandosi dietro il rosso delle mie emozioni antiche, scricchiolanti, che l’autunno fa cadere dalle vene e rimanere all’ombra di querce che mi danno memoria del coraggio e dell’arresa. Il tempo suddiviso in fasi fa pavimento ed i passanti sono sempre troppi e poco attenti a ciò che resta a terra e si calpesta. Distratti. Protesi agli astri, diventano meteore. Vanno. Di bagliore in bagliore; scemano. Ed io sfumo.
Per quanto sia difficile accettarlo, la realtà non è ciò che vedi, la realtà è ciò che ciascuno di noi vede. Nulla è reale se non ciò che ci fa star bene o male. Non c’è vita nella vita se stai soffrendo troppo. Non c’è morte nella morte se sei in pace. Il vuoto è pieno zeppo se ti spaventa e i fantasmi sono sempre esistiti se li hai temuti.