Roberto Giusti – Tristezza
Sono un fragile vagabondo che ammirando l’infinito cielo… va cercandoti.Il mio cuore è lassù fra le stelle e sono lacrime quaggiù… sulla mia pelle.
Sono un fragile vagabondo che ammirando l’infinito cielo… va cercandoti.Il mio cuore è lassù fra le stelle e sono lacrime quaggiù… sulla mia pelle.
Chissà se riuscirò mai a perdonare me stessa, per il male che mi sono inflitta amandoti.
Qualcuno diceva: ha qualcosa addosso, come una specie di infelicità.
– Vi siete lasciati?- No… stiamo in pausa.- i film si mettono in pausa, non le storie d’amore.
Ciao, ciao, ciao…dimmi solo ciao, ciao…infiniti ciao, lunghi arrivederci, brevi cenni…ma ti scongiuro non dirmi mai addio.
Forse far finta che vada tutto bene può consolare gli altri, ma credimi, dentro non è consolazione né rassegnazione, è e rimane dolore.
Che cos’è la vera Bellezza… se non una sottile Ombra sfuggente nel Cuore, situata fra i Lampi di una tempesta d’Amore.