Robin Tyler – Omosessualità
Se l’omosessualità è una malattia potrete chiamare al lavoro dicendo: sono ancora gay, non posso lavorare!
Se l’omosessualità è una malattia potrete chiamare al lavoro dicendo: sono ancora gay, non posso lavorare!
Un gay non smetterà mai di essere un gay. È la sua immutabile e immanipolabile natura, e senza di essa non sarebbe più se stesso.
Caro omofobo, invece di occuparti della mia omosessualità dichiarata e naturalmente vissuta, occupati della tua che mi pare venga, per mera ipocrisia, falso pudore o chissà per qual altro assurdo motivo, fino ad oggi nascosta, repressa e del tutto rifiutata da te stesso.
Nessuno può negarmi il diritto di continuare ad essere gay né tantomeno quello di non voler essere più cattolico!
L’omosessualità fu un fenomeno frequente, quasi un’istituzione munita di importanti funzioni, presso i popoli antichi all’apice della loro civiltà.
L’amore dovrebbe essere universale, puro, immacolato, senza macchia, senza peccato. Chiunque lo manifesta con estremo rispetto per se stesso e per gli altri, potrà viverlo ed essere grande esempio per il prossimo.
Non si può dissertare su certi temi senza l’uso di parole o espressioni popolarizzati dai mezzi di comunicazione di massa o dalle maggioranze contro le minoranze di qualsiasi tipo e natura, anche se esse possono suonare offensive o denigratorie, il che non è il caso della parola “gay”, che almeno per me suona invece dolce, simpatica, fiorita e soprattutto molto naturale.